Cosa significa essere un Cloud Data Engineer e donne in ambito STEM? A raccontarcelo è Marianna Fusco, Cloud Data Engineer Specialist presso xTech, la Practice di BIP sule tecnologie esponenziali Cloud, Data, AI, 5G e IOT, che abbiamo avuto il piacere di intervistare in qualità di ex studentessa del Master di II livello in Cloud Data Engineering organizzato e co-progettato da BIP e Cefriel ufficialmente riconosciuto dal Politecnico di Milano.
Di cosa si occupa un Cloud Data Engineer?
Il Cloud Data Engineer rappresenta una figura chiave in processi che riguardano la raccolta, l’analisi, la trasformazione e l’esposizione di dati. Si occupa di definire, gestire e monitorare flussi dato, costruire o perfezionare architetture che coinvolgono tipi di dati differenti garantendone la disponibilità e la qualità.
Ha una ampia conoscenza di tools tecnici e del Cloud, in cui generalmente questi dati vengono gestiti, e collabora con svariate figure professionali (come Data Scientists e Data Analysts) che analizzano e trattano i dati.
Cosa ti ha spinto a diventare un Cloud Data Engineer?
Ho un background scientifico con una Laurea Magistrale in Fisica delle Astroparticelle e ho lavorato ad una tesi sull’analisi di immagini per la ricerca direzionale di Materia Oscura con tecniche di Deep Learning. Sono una persona curiosa e mi ha sempre affascinato il mondo dei Big Data e la capacità di estrarre informazioni utili da queste grandi quantità di numeri. In diverse occasioni, ho imparato che una delle prerogative fondamentali per l’analisi del dato sta proprio alla base, nella sua raccolta e nella preparazione.
Quando sono venuta a conoscenza dell’offerta proposta da BIP e Cefriel non ho esitato a intraprendere questa nuova esperienza. Avrei potuto formarmi e in futuro ricoprire un ruolo cruciale in un campo, quello dei Big Data, in rapida crescita dove poter mettere a frutto le mie conoscenze e migliorare le mie competenze.
Quali sono le attività che svolge tipicamente un Cloud Data Engineer?
Non penso esista una routine tipica per un Cloud Data Engineer. Solitamente alcune attività sono continuative o periodiche come, ad esempio, il controllo e monitoraggio di flussi dato attivi oppure l’analisi di risultati di processi esistenti come la Data Observability (che comprende test e metriche per validare la qualità del dato).
Molto spesso accade però di dover mettere insieme idee e strumenti tecnologici e creare nuovi flussi o ampliare quelli esistenti per soddisfare esigenze specifiche che migliorano la conoscenza del dato, la sua qualità o la disponibilità. Ed è proprio in queste circostanze che è possibile mettere in campo competenze e abilità per definire e sviluppare nuove soluzioni talvolta anche innovative.
Quali sono le competenze di un Data Cloud Engineer e soprattutto, quanto ha influito il tuo percorso universitario nel loro apprendimento?
Per un Data Engineer è utile avere conoscenza dei dati e della loro elaborazione, conoscere le strategie e i meccanismi di accesso oltre che i linguaggi di programmazione e gli strumenti per gestire e lavorare con i dati.
Tra le competenze non propriamente tecniche credo sia vantaggioso avere attitudine al lavoro in team, capacità di pensiero critico e un atteggiamento proattivo nell’affrontare le sfide quotidiane oltre che una buona capacità di problem solving.
Il mio percorso universitario mi ha aiutato a sviluppare molte di queste competenze che, essendo trasversali, sono facilmente spendibili in contesti differenti. Tanti degli aspetti tecnici li ho imparati lavorando direttamente sui vari progetti che spesso hanno stimolato la mia creatività nella ricerca di soluzioni alternative e la mia curiosità si è poi evoluta in apprendimento continuo.
Che impatto ha avuto sulla tua carriera il Master in Cloud Data Engineer organizzato e co-progettato BIP e Cefriel?
Nel mio caso il Master di II livello in Cloud Data Engineering organizzato da Cefriel ha ricoperto un ruolo chiave nel processo di formazione teorica e preparazione alla professione di Cloud Data Engineer. Mi ha permesso di acquisire una serie di competenze di base in diversi campi utili a capire dinamiche e processi coinvolti quotidianamente nel lavoro di un Cloud Data Engineer.
Posso dire che si è rivelato un importante e proficuo investimento per la mia crescita professionale e che molte delle competenze tecniche acquisite sono state poi ampliate con l’esperienza diretta sul lavoro, lo studio e l’aggiornamento individuale.
Dato che il Cloud Data Engineering è generalmente considerato un ambito tech prevalentemente di stampo maschile, che consiglio daresti ad altre ragazze come te che vorrebbero entrare in questo mondo?
Siate curiose, leggete, ricercate e informatevi su questo mondo e sulle diverse opportunità professionali, ne esistono veramente tante e magari scoprirete nuovi profili interessanti. Bisogna metterci impegno e passione perché c’è competizione ma non bisogna lasciarsi scoraggiare né intimorire dalle percentuali.
Si tratta di un mondo in continua evoluzione in cui le possibilità sono tante per tutti, in cui è possibile dimostrare di saper fare bene il proprio lavoro e distinguersi, apportando il proprio prezioso contributo anche in un mondo prevalentemente maschile. È la qualità del nostro lavoro, il valore aggiunto, a far la differenza e non quante siamo. Alla fine parliamo solo di numeri, no? 🙂
Abbiamo visto che nel 2022 BIP ha ottenuto la certificazione Top Employer Italia per il suo impegno nell’attuazione di politiche per il benessere delle persone, tra cui parità di genere ed empowerment femminile. Sei fiera di far parte di una realtà che rende possibile creare una società più equa?
Sono fiera di par parte di questa realtà, in BIP ho trovato un ambiente lavorativo stimolante, giovane e dinamico, attento alle esigenze del lavoratore. È un’azienda che mette in campo le sue forze per raggiungere obiettivi comuni di miglioramento del benessere della vita lavorativa, pronta ad accettare nuove sfide e adottare politiche volte al miglioramento e alla crescita dei suoi dipendenti.
Se anche a te piacerebbe fare un percorso di carriera simile a quella di Marianna, candidati al Master di II livello in Cloud Data Engineering organizzato da BIP e Cefriel e riconosciuto dal Politecnico di Milano.
Il costo del Master è interamente coperto da BIP e, una volta iscritt*, sarai immediatamente assunt* da BIP con contratto di Apprendistato in Alta Formazione della durata di due anni.