Un nodo Bitcoin è un qualsiasi computer che esegue un’ implementazione Bitcoin e tiene in memoria la blockchain. Essendo la validazione delle transazioni un processo lungo, i nodi sono di due tipi: i full nodes, che scaricano tutte le transazioni e i lightweight nodes (letteralmente “leggeri”), che scaricano solo dati chiave.
La rete di miners e nodi è ciò che rende Bitcoin un sistema decentralizzato e la sua resistenza si basa sul numero dei nodi: nel caso in cui ci dovesse essere un attacco al network e venisse sfruttata una vulnerabilità, molti nodi potrebbero essere soppressi. La sopravvivenza della rete è quindi garantita da una grande quantità di nodi che possano continuare a convalidare la blockchain.
Avere un full node personale è quindi sicuramente un contributo alla robustezza della blockchain, ma anche alla sicurezza personale. Infatti eseguendo un nodo si può creare una transazione e trasmetterla direttamente da quest’ultimo senza il bisogno di collegarsi a internet o ad altri provider di servizi e risultare più vulnerabili.
I motivi principali per preferire la maggiore sicurezza garantita da un full node sono:
– Non c’è bisogno di un Block Explorer per verificare la transazione, operazione che necessita dell’indirizzo IP, della storia della transazione, del saldo e delle informazioni sulle controparti.
– Non serve esporre le proprie chiavi private su internet durante la transazione, grazie all’utilizzo d’implementazioni che permettono di lasciare la transazione non firmata, creando una PSBT( Partially Signed Bitcoin Transaction) che può essere firmata successivamente da altro wallet totalmente offline. Una volta apposta la firma, la transazione può essere trasmessa dal nodo.
– Il controllo avviene sempre nei confronti dell’intera blockchain contenuta nel nodo che semplicemente non accetterà/ rigetterà ogni tentativo di aggiungere un blocco disonesto/errato. La fiducia verso il wallet provider o broker o Block Explorer diventa quindi non necessaria.
In termini di percepito, i vantaggi sembrano essere più a livello personale che a livello del network, essendoci ormai decine di migliaia di nodi nel mondo. Occorre tener conto che non è detto che tutti i nodi siano attivi, perché possono abbandonare e rientrare nella blockchain in qualsiasi momento. E’ quindi sempre positivo il fatto che ci siano nuovi nodi che si aggiungono alla rete.
Nell’immaginario comune si pensa sia una procedura estremamente complessa, eseguibile da pochi ma non c’è nulla di più falso.
Ci sono tre modalità per installare un full node: via cloud, collegato a una virtual machine, in locale (necessita almeno 3 gigabytes di RAM e 350 gigabytes di spazio sul disco) o preconfigurato, gestibile tramite interfaccia.
Cosa state aspettando quindi? Andate a creare il vostro nodo personale e fateci sapere nei commenti !
A cura di Aurora Nardone del VGen Finance Hub ✍️
Fonti