Secondo le stime Bloomberg, Giovanni Ferrero, Presidente esecutivo della Ferrero, è, con un patrimonio di 29 miliardi di euro, l’uomo più ricco d’Italia e il 27° più ricco al mondo, superando Elon Musk e Michael Dell. Sebbene si possano riscontrare dati diversi consultando fonti differenti, oltre agli indiscussi Jeff Bezos, Bill Gates e Mark Zuckerberg, rimane chiaro che Giovanni Ferrero è uno dei relativamente pochi imprenditori miliardari esistenti al mondo. Con l’incremento di 8,37 miliardi patrimoniali nell’ultimo anno, occorre però sottolineare le numerose differenze con gli altri Paperoni.
Inseriamo l’azienda in un quadro ben preciso: Pietro Ferrero fonda la Ferrero nel 1946; una piccola dolciaria a conduzione familiare nel comune di Alba, in Piemonte. Nei primi anni dopo la guerra, il logo della crema di nocciole metteva allegria, piaceva e la gente acquistava il prodotto. Ferrero sembrava una tradizionale piccola impresa made in Italy. Tuttavia, oggi, secondo le stime di Candy Industry, la Ferrero, con più di 34.500 dipendenti e 23 stabilimenti in cinque continenti, si trova al secondo posto nella produzione mondiale di cioccolato, dopo Mars Wrigley Confectionary, che conta 34.000 dipendenti e 53 stabilimenti.
Come spesso succede, non è facile stimare con precisione le ragioni del successo; la riservatezza della famiglia Ferrero ha sicuramente contribuito in tal senso. La trasparenza aumenta il rischio di spionaggio industriale e di imitazione da parte di altri grandi produttori, mine importanti quando si parla di competizione globale. Da quando il gruppo è passato di testimone dal padre Michele al figlio Giovanni, Ferrero è passata ad occupare il 2° posto nel 2019 dal 4° posto del 2014 nella produzione di cioccolato su scala globale. Una delle motivazioni di questa crescita è il passaggio da una strategia di marketing legata allo sviluppo costante e rigoroso del brand interno, preferita dal padre, ad un’altra più propensa all’innovazione portata avanti da Giovanni, laureato in Marketing al Lebanon Valley College della Pennsylvania. Egli ha infatti acquistato nel 2018 la britannica Thorntons per 154 milioni di euro e alcune unità di business di Nestlé e di Kellogg’s. A seguito dell’inaspettata morte del fratello nel 2011 e del padre nel 2015, Giovanni ha dovuto ricoprire il ruolo di presidente esecutivo e di CEO dell’azienda, fino a quando, nel 2017, ha assunto Lapo Civiletti come nuovo amministratore delegato, affidando per la prima volta ad un membro esterno alla famiglia un rilevante incarico gestionale. L’innovazione aziendale ha iniziato a farsi sentire negli ultimi anni, fino al punto in cui l’azienda ha puntato sull’emissione di prodotti totalmente nuovi, un tempo impensabili. Ad oggi sono 2,6 milioni le confezioni vendute di Nutella Biscuits, numeri semplicemente da urlo per il mercato del cioccolato e degli snack.
Si può affermare certamente che la gestione di Giovanni segni una grande discontinuità in termini di operato rispetto al suo notissimo predecessore. Oltre ad aver rivoluzionato la logica aziendale, Giovanni, scrive libri, esplora il territorio e si prende particolarmente cura dei propri dipendenti. Ferrero si posiziona prima tra le aziende italiane per reputazione, secondo il Global RepTrak® 100 condotto dal Reputation Institute e persino 17° a livello mondiale. Tra i parametri di giudizio rientrano il grado di innovazione, l’ambiente lavorativo, la responsabilità sociale, la leadership e la performance. Per quanto riguarda il sociale, Ferrero osserva con attenzione i principi previsti dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) sulle Peggiori Forme di Lavoro Minorile e si impegna anche a lavorare conformemente alle norme di certificazioni come l’UTZ, il Rainforest Alliance CertifiedTM e Fairtrade, i cui punti cardine sono ecosostenibilità, ambiente di lavoro salutare ed utilizzo di metodi agricoli efficienti.
Grazie alla leadership di Giovanni Ferrero, l’azienda un tempo piccola e poi diventata un gigante worldwide, è riuscita anche ad innovare numerosi processi interni e di prodotto. Una grande eccellenza italiana famigliare di continuità imprenditoriale e di innovazione al passo con i tempi.